9 set 2016

Saltando di fiera in fiera..

La fine dell'estate per me è sempre caratterizzata da viaggi alla ricerca di nuove idee per il vivaio. Si concentrano infatti sia fiere professionali che amatoriali che meritano di essere visitate. Alla fine di Agosto abbiamo il Plantarium a Booskoop, in Olanda, che tradizionalmente apre l'autunno presentando le novità della prossima stagione, e di cui abbiamo già accennato in un post precedente. Segue Murabilia, consolidato appuntamento di settembre sulle Mura urbane di Lucca, la cui splendida cornice da sola vale il viaggio, ma ogni anno si arricchisce di ospiti illustri e vivaisti italiani ed esteri, che apportano novità e curiosità botaniche interessanti.

Lo stand in collaborazione con Claudia Failla
Quest'anno ho partecipato alla rassegna in collaborazione con la rivista Giardini e con la designer Claudia Failla, allestendo uno stand progettato da Claudia, tutto incentrato sul rosso e nero in giardino. La collaborazione con una designer ti fa capire l'importanza di saper accostare colori, forme e tessiture in giardino, e come le piante possano essere valorizzate a vicenda dalla semplice vicinanza di un colore piuttosto che un altro. Ho trovato bellissimo, ad esempio, l'unione fra Alternanthera ficoidea Red Threads, Pennisetum villosum e Senecium, ma anche di Phyllostachis nigra e Hibiscus coccineo o Graminacee e Lagerstroemia indica Dynamite, dai colori accesi ed.. esplosivi.

Pennisetum, Senecium ed Altenanthera

Altrettanto interessanti alcuni stand che avevo nelle vicinanze, quali una splendida collezione di Erythrine di Dino Pellizzaro, le specie rare di Crug Farm, da cui ho naturalmente acquistato qualche buddleja nuova,  le tillandsie di Claudio Camarda, la collezione di rampicanti di Braun Pia et Pierre Pepiniere, gli allestimenti eleganti e raffinati di Didier Berruyer del Giardino Vivace. e sicuramente tante altre curiosità che mi sono sfuggite per mancanza di tempo.
Da Murabilia sono sbarcata oltremanica per il Four Oaks Trade Show, a poca di stanza da Manchester, tradizionale appuntamento di inizio stagione per i vivaisti inglesi. Non molto diversa per organizzazione, dimensione e assortimenti dal Plantarium (erano presenti molti espositori olandesi in effetti) per il settore piante c'è stata netta predominanza di erbacee perenni e graminacee che costituiscono il classico Mix Border inglese.
Coleus King
Grande importanza rivestono anche le piante annuali, le sementi e i bulbi, da noi poco utilizzati ma piuttosto rappresentativi per il mercato inglese.
Interessanti, oltre alle piante, i materiali, quali, ad esempio, alcuni substrati alternativi alla torba derivati da sottoprodotti della lana di pecora e contenitori per la coltivazione di piante in vivaio ottenuti con materiali derivati dal riciclo di bottiglie di plastica, leggeri e resistenti.
Lavandula allardii Meerlo
Quello che mi ha colpito, e non in maniera favorevole, è stata la presenza di un Cash and Carry associato alla manifestazione, piuttosto trascurato, con piante poco curate e neppure tanto belle. Considerando la fama e l'organizzazione dei giardini e Garden center inglesi, mi aspettavo francamente qualcosa di meglio. Tutta la serie di visite e il rientro in patria mi hanno lasciato idee da copiare e rielaborare, contatti da approfondire per introdurre nuove piante in coltivazione, ma soprattutto la sensazione che ci sia ancora tanto da fare..

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