10 apr 2018

Giardino a basso consumo idrico

Giardino mediterraneo
Negli ultimi anni il problema della mancanza d’acqua si è trasformato in vera e propria emergenza. 
Il risparmio idrico, o meglio, l’eliminazione degli sprechi, è indispensabile per non aggravare una situazione già di per sé compromessa. L’irrigazione dei giardini, rappresenta in quest’ottica un possibile “spreco”,  tanto che sono ormai consueti i regolamenti comunali che vietano l’utilizzo dell’acqua per il loro mantenimento.  Questi provvedimenti tuttavia, non escludono la possibilità di avere un bel giardino; spesso è sufficiente adottare una serie di accorgimenti agronomici per ridurre o addirittura eliminare l’irrigazione, pur mantenendo un bellissimo spazio verde. 



Cisto
-     La prima e più importante regola da osservare è quella di scegliere piante in grado di vivere con poca acqua per periodi più o meno lunghi. L’ambiente mediterraneo che domina la nostra penisola è ricchissimo di queste specie, che, nel corso della loro evoluzione si sono adattate, ciascuna con diverse strategie, a sopravvivere durante stagioni caratterizzate da forte aridità. 
Cipresso mediterraneo, albero perfettamente adattato al secco
- Piantare in autunno laddove sia possibile: è senza dubbio il periodo dell’anno migliore per piantare, molto meglio della primavera. La piantagione autunnale permette alle piante di beneficiare della maggior umidità e delle piogge che, anche in caso di scarsità, comunque si verificano con maggior frequenza rispetto alle altre stagioni. Anche se  le piante sembrano “non far niente”, gli apparati radicali crescono e si sviluppano, beneficiando delle piogge invernali. A primavera saranno  ben consolidati e“spingeranno” di più la parte aerea, oltre ad essere capaci di approvvigionarsi di acqua in profondità. 
- Lavorare accuratamente e profondamente il terreno prima della piantagione: un terreno ben lavorato risulterà più morbido e permetterà un miglior sviluppo delle radici in profondità.
Lavorare bene il terreno
- Preferire piante giovani e di dimensioni medio-piccole: al momento dell’acquisto, date la preferenza a piante giovani, di dimensioni medio-piccole ma con apparati radicali vitali e ben sviluppati all’interno del contenitore. Hanno una capacità di adattamento e reazione migliore rispetto a piante grandi
- Adottare una corretta tecnica irrigua: una scorretta tecnica di innaffiatura è spesso responsabile del mancato sviluppo di buoni apparati radicali. Per promuovere la crescita delle radici in profondità occorre innaffiare abbondantemente ma con poca frequenza, in modo che l’acqua penetri sotto la pianta e crei uno strato di umidità che attiri lo sviluppo delle radici verso il basso.
Irrigare correttamente aiuta a
 sviluppare buoni apparati radicali
- Separare piante con diverse esigenze idriche: evitate di piantare specie con diverse richiesta di acqua nella stessa aiuola.
- Diserbo e pacciamatura: l’eliminazione di piante infestanti è un modo indiretto per risparmiare acqua. Subito dopo la piantagione il diserbo (manuale o con la zappa, mai chimico!!) è una pratica indispensabile per  proteggere le nuove specie dalla concorrenza con le erbe spontanee, sia per l’acqua che per i nutrienti. La pacciamatura può essere un valido aiuto, specie in estate: oltre a coprire il terreno impedendo lo sviluppo di infestanti, riduce l’evaporazione superficiale e mantiene fresco il suolo. 
La pacciamatura riduce l'evaporazione
di acqua e lo sviluppo di infestanti
- Concimazione: deve essere fatta in maniera molto oculata. Dare preferenza alla concimazione organica non solo per l’apporto di elementi nutritivi alla pianta, ma anche per migliorare la struttura fisica del terreno e, di conseguenza, la circolazione di acqua e la capacità di ritenzione. .

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